Kaliradman : L’arte marziale dei guerrieri filippini
le arti di Combattimento della Filippine sono profondamente radicate nella storia e la cultura dei Filipini. Sono il prodotto di una civiltà estremamente sviluppata che fiorÏ in secoli di guerra contro un’ infinita varietà di oppressori, brandite contro gli sbarchi degli occidentali nelle sue spiagge, questi fattori sono responsabili delle qualità tecniche e della pragmatica delle arti marziali Filipine.
Maharlikas era il nome originale della Filippine prima dell’invasione dei portoghesi e degli spagnoli nel Xv e XVI secolo. Si pensa che i primi abitanti delle Filippine erano nella preistoria i Negritos. Si formula una teoria che queste piccole persone di pelle scura provenivano dall’Asia Centrale e raggiunsero le attuali filippine per via di un’ antico ponte di terra che le collegava al continente ora chiaramente scomparso.Portarono con loro l’arco corto e più tardi svilupparono l’arco lungo.
Piu’ recentemente fu seguito da una serie di migrazioni malesi da quella che è oggi l’Asia Del sud-est e l’Arcipelago Indonesiano. La prima di queste avvenne nel primo secolo dopo Cristo, i nuovi abitanti esperti marinai e più alti dei negritos portarono con loro le prime armi da taglio.
Nel V e VI secolo in Indonesia e Malaysia si formò un impero enorme dovuto alla migrazione delle tribù indù dell’India.L’Impero di Srividjayan che si allargo’ fino a raggiungere le filippine. Le loro abilità marziali, l’armamento avanzato, e l’organizzazione superiore resero possibile la nuova colonizzazione delle isole. Alcuni abitanti fuggirono in isole distanti, altri rimasero e le due culture si
uniro
no, Lo Srividjayans con gli antenati dei Tagalogs, Ilocanos, Pampangos, Visayans, e Bicolanos. L’area della Filippine Centrale interessata dai primi sbarchi è oggi nota come la regione di Visayan. Molti Filipinos sono certi che l’isola di Panay, la parte più occidentale delle Isole di Visayan era la patria del Kali-come arte marziale Filipina originaria. Lo Srividjayans portÚ ai filippini l’influenza della religione ind˘, la filosofia,le arti, e le forme combattive.I nuovi abitanti portarono con loro le prime leggi (il Codice famoso di Kalantaw), un calendario, l’alfabeto scritto (Sanskrit), una religione nuova, ed un sistema di pesi e misure. Questa cultura nuova sviluppò un’unità sociale chiamata barangay ogni comunità era capeggiata indipendentemente da un Datu (leader o capo). Questi furono i primi a lasciarci tracce scritte sulla storia del tempo.
La successiva grande incursione straniera avvenne nel XII e XIII secolo. L’Impero di Majapahit in Indonesia che succedette all’Impero di Srividjayan si espanse in tutta l’Asia Del sud-est e nella Filippine, incluse aree che sono oggi note come Birmania,Thailandia,Malaysia, Cambogia ed il Madagascar. Profondamente influenzata dalla cultura musulmana, il Majapahit portÚ Islam nelle Filippine dove si stabilì più pesantemente nel Sud. Oggi la regione Meridionale di Mindanao e’ una fortezza musulmana, ferocemente indipendente ed in lotta con la maggioranza cristiana e governante. Dal XII secolo migliaia di cinesi emigrarono nelle Filippine in seguito all’invasione dei Manchuriani in Cina.Portarono con loro l’ arte marziale della Dinastia Tang nota come Kuntao in tutta l’Asia Del sud-est. Il cinese e le loro arti furono assimilate nella cultura di Isola. Queste influenze diverse condussero ad una civiltà estremamente sviluppata che durò per vari secoli fino alle prime incursioni degli occidentali nel XVI secolo. Il Filipino, durante questo periodo era considerato come un seguace della dea della Violenza-Kalì. Il capofamiglia fu chiamato “Kaliman”. Ogni Kaliman aveva uno status rappresentato nella sua arma nota come” Kalis”. Ci sono almeno 25 tipi diversi di armi da taglio nella Filippine, Molte di queste hanno origine indù, indonesiana o l’influenza musulmana.
Il concetto del Kali come un’arte che preserva vita e la libertà e che coltiva ideali di rispetto reciproco fra uomini può essere visto più vividamente nello spirito indomabile dei musulmani (Moros) della Filippine Meridionale. Dan Inosanto (filippino nato peroí in America giaí allievo di Bruce Lee) riferisce che i guerrieri musulmani si opposero alla conquista spagnola con la loro religione, il loro coraggio, e la loro abilità di combattenti ineguagliata. Fallì anche il tentativo degli spagnolo di catturare i leader musulmani da usare come una leva per soggiogare la loro gente, come giaí avevano fatto con Montezuma in Messico. I leader Filipini forti delle abilità di combattenti e animati da un pensiero filosofico si fecero morire pur di preservare la libertà del loro popolo.
La Filippine Meridionali rimasero esenti dal tributo all’occupazione spagnola e in seguito anche gli americani ebbero il loro gravoso impegno nel sud quando i Moros continuarono la resistenza a un qualsiasi governo straniero . I nuovi conquistadores dovettero dotare con L’arma automatica di calibro 45 i membri delle Forze Armate perchÈ il loro .38s non aveva il potere di arresto sufficiente per fermare la carica di questi feroci e risoluti guerrieri. Questa battaglia continua addirittura oggi tra i Moros di Mindanao ed il governo in carica forse con motivazioni e modalita’ non del tutto condivisibili ma con un’indomito spirito marziale.
La conoscenza del Filipino come un duro combattente si ha nel XVI secolo con arrivo nella Filippine dell’esploratore portoghese Ferdinando Magellano. Magellano tentò di soggiogare i natives e convertirli al Cristianesimo ma fu combattuto e vinto da Lapulapu uno dei leader dei filippini.Lapulapu era ben addestrato al combattimento e si preparava ad una guerra per dispute territoriali con la tribu’ del capo Humabon. Le antiche tribù di Lapulapu e Humabon erano parte dell’impero Sri Visayan giaí dai primi secoli della storia Filipina. Le arti di combattimento di Lapulapu e Humabon, furono portate originalmente alle Isole di Visayan dai loro antenati.
I primi stili di Kali utilizzati da lapulapu e Humabon erano noti come pangamut. Consistevano solamente in otto colpi,sei tagli, due ognuno alla testa, torace, ed area di rene, e due colpi di punta,uno alla testa ed uno al torace. Lapulapu aveva fama di essere straordinariamente potente. La sua arma favorita era un kampilan enorme (una spada a due punte). si dice che lui potesse gettare un bastone corto con tale forza da conficcarlo in un albero di cocco. Il kali di Humabon era pi˘ molle e pi˘ evasivo di quello di Lapulapu. Nonostante la preparazione dei due capi, una battaglia non ebbe mai luogo tra le loro trib˘. Invece il 27 aprile 1521 essi sconfissero il portoghese nella battaglia di Mactan. Lapulapu ed i suoi uomini ebbero ragione delle spade e del fuoco di moschetto con lame, lance e bastoni aguzzi. Magellano stesso morÏ nella battaglia.Le arti marziali filippine cambiarono integralmente durante il XVIII e il XIX secolo. Il conquistatore spagnolo aveva imparato a rispettare l’armamento dei Filipino e le loro abilit‡ di combattenti. Fu proibito quindi portare armamento di qualsiasi tipo e soprattutto fu proibita la pratica del kali. I Filipini si rivolsero all’uso del bastone (di bahi (il legno duro) od oway (la canna d’India). Però praticavano con le armi da taglio in segreto o in drammi di moro-moro. Erano questi drammi teatrali dove gli indigeni praticavano scene di battaglia con i Cristiani imitando i Moros e nascondendo l’arte del kali in tipici balli codificando in pratica il sistema di combattimento.
Con l’arrivo degli spagnoli le arti da combattimento adottarono una nuova terminologia ma anche nuovi metodi in origine líuso delle armi da taglio erano prioritarie nell’arte sotto dominazione spagnola l’enfasi dell’arte si rivolse all’uso del bastone.
Prima dell’occupazione l’arte marziale era nota come Pananandata inTagalogs, Kalirongan in Pangasinenses, fra gli l’Ilocanos come Didya o Kabaraon, a Visayans come Kaliradman o Pagaradman. I Pampaguenos lo chiamarono Sinawali e l’Ibanag,Pagkalikali.
Dopo occupazione spagnola l’arte divenne nota come arnis de mano dedotta dalla parola spagnola ìl’arnesî o armatura .
Nella provincia di Tagalog divenne Estocada, in Visayans cambiÚ in escrima, o eskrima dallo spagnolo ìrecingereî o ì scaramucciaî. Il
bastone divenne noto come il baston, garote o tabak e le lame sono raggruppate spesso sotto il termine Bolo. Espada y daga era quella che in spagnolo è chiamato la lama lunga e il pugnale, e sinawali o baston duplici si riferiscono all’uso di due
bastoni. L’Associazione di Arnis Nazionale della Filippine (Naraphil),sostenuta dal governo sta cercando di organizzare e unificare il sistema di combattimento filippino in un’unico corpo ma molti stili sono e vogliono continuare ad essere segreti.La segretezza dello stile e’ la sua forza dicono i filippini questo principio ha permesso loro di essere dei veri combattenti e i sistemi sono trasmessi all’interno delle famiglie,da padre in figlio,col divieto di insegnamento ad esterni se non preventivamente autorizzato e motivato.
Forse questi sono gli aspetti piu’ belli e da noi condivisi della cultura dei filippini, il rispetto delle regole,il senso di famiglia,il rispetto di Dio e degli uomini anche se si presentano da nemici,l’attaccamento alla propria terra,sentirsi membri di un popolo che ha sofferto e forse soffre una dominazione, la ricerca di determinare il proprio destino,e infine la conoscenza profonda dei sistemi di combattimento per capire quanto e’ bello vivere senza farne uso o per meglio dire per sentirsi tanto forti da essere gentili.